Google+

social net

Follow Me on Pinterest
Share on Tumblr

giovedì 24 novembre 2011

3° giorno

Il terzo giorno è resuscitato . Questo un passo della bibbia , ma io in quel momento mi sentivo proprio resuscitato, rinato, al risvegliarmi del terzo giorno , ho cominciato a sentire aprendo la finestra gli odori che venivano da fuori , andando in cucina  , l’unico luogo in cui fumavo a casa , aprendo la porta ed entrando, non mi sono imbattuto nell’odore delle sigarette , appena ho fatto il caffè sentivo quell’odore in un altra maniera.
Ero contento di aver preso la decisione di smettere di fumare e di aver già superato i primi 2 giorni senza ripiombare nell’abisso delle sigarette o del tabacco, guardavo l’accendino posto sopra la scrivania dove ho il computer e mi dicevo che non ne avrei più avuto di bisogno di altri accendini e che quello sarebbe stato l’ultimo e lo avrei usato solo per accendere il gas ai fornelli casomai qualche giornata senza corrente elettrica e impossibilitato a poterli accendere , una sorta di accendino da scorta.

Riguardo alla tosse , non ne avevo molta e mi stava passando , così come il fatto di avere il naso tappato , unico segno di riconoscimento che fumavo , e fumavo pure molto , il giallo dell’indice e medio della mano dove tenevo la sigaretta accesa .
Pure che ogni mattina strofinavo le dita col sapone per un lungo tempo, non voleva riacquistare il colore originario , un poco dall’unghia si stava cancellando almeno.
Dopo aver fatto colazione , mi misi subito un filtro in bocca e mi sedetti al pc , decisi che dovevo cominciare a fare dell’auto terapia psicologica guardando al pc delle sigarette accese e delle immagini delle campagne antifumo degli stati uniti, avevo sentito in tv che per deterrente ai fumatori facevano delle pubblicità scioccanti , e qualcuna l’avevo pure vista .

Tra quelle che andavo vedendo , ne scelsi una e la misi come sfondo del desktop , per così ricordarmi degli effetti causati dalle sigarette. Tra tutte quelle viste scelsi questa qui :


Dove si vedeva la differenza tra il polmone di un fumatore e quello di una persona che non ha mai fumato, ed una bella differenza si nota sicuramente .
Uscii e andai a fare un giro  , un  amico mi ha chiesto  una sigaretta ed io risposi che non fumavo più , almeno ci stavo tentando e che ero giunto al terzo giorno.
Lui si mise a ridere incredulo , perché gli sembrava una battuta , certe volte con la sigaretta in mano , mentre fumavo era capitata la stessa cosa, tipo un dejavù  , che mi chiedeva un sigaretta ed io mentre buttavo fuori il fumo gli dicevo serio “ Non fumo più , mi sono tolto il vizio” e nel mentre uscivo dalla tasca il pacchetto di sigarette e glielo passavo per fargliene prendere una.  Questa volta però vide che non mettevo le mani in tasca per cercargli il pacchetto e dargli una sigaretta, e mi disse “auguri , attento a non mangiare troppo e non ingrassare”.
D’istinto gli feci una risata e gli dissi di non preoccuparsi e che non sarei ingrassato più di come ero e che non avrei superato i 100 kili.
Appena tornato in casa , la prima cosa che cercai fu una caramella , quelle che avevo in tasca mi erano finite , presi un filtrino e lo misi sulle labbra per far finta di essere una sigaretta e fare quella gestualità che mi aveva accompagnato per 15 anni della mia vita . Già 15 anni , ogni tanto ci pensavo e mi dicevo che scherzando e ridendo era da tanto che fumavo e quella era prima volta che ci stavo provando seriamente , tutte le altre volte al minimo intoppo subito correvo dal tabaccaio a comprare le sigarette , anche perché magari non capitava di smettere in un periodo dove avevo una tranquillità mentale .
Adesso visto che sono in cassa integrazione e magari non avevo i problemi di essere nervoso al lavoro, perché può sempre capitare , una volta per la fretta di arrivare in orario, una volta per qualche  incomprensione con un collega o con il superiore , questo periodo scialbo era quello giusto per far sì che riuscivo a smettere , anche perché ad inizio di inverno e gente in giro non ce n’è molta e quindi le mattine ed i  pomeriggi li passavo a casa uscendo principalmente la sera o durante il dopopranzo per andare al bar un pochino. 
Dovevo inventare qualcosa come un ulteriore deterrente al fumo, già avevo messo l’immagine nel desktop del pc , adesso dovevo inventare qualcos’altro , visto che ero al terzo giorno e che il pacco di tabacco mi durava 3 giorni , guardai per la credenza dove avevo delle tazzine da caffè e servizi da the in ceramica messi lì a prendere polvere , li cominciai a fissare tutte quelle “cicàre”.  Tolsi il coperchio alla zuccheriera di porcellana con 2 manici a forma di braccine e con decori fiorati di un servizio da the , presi 5 euro dal  portafogli e li misi dentro quella zuccheriera. Non mi rimanè che prendere il coperchio dal bottoncino che aveva e metterlo di nuovo nella zuccheriera. Man mano che passavano i giorni, facendosi il gruzzoletto all’interno sempre più grande , avrei sicuramente avuto degli stimoli in più per continuare la mia personale  lotta al fumo.  
vai al mio sito
                                               Per scaricare l'intero ebook, basta una semplice    


1 commento:

  1. Il 3°giorno di smettere di fumare : Allora ho capito l'origine del mio fumare dovuto da nervosismi vari quindi se voglio riuscire nell'impresa io devo lavorare su quelli. Non mi manca la sigaretta in sè perchè riesco bene a non fumare ma se mi agito per qualcosa cerco la sigaretta.... Stamattina ero più nervosa ed ho fumato 3 sigarette poi basta.Ma adesso ho fumato altre 2.... Però, in generale, mi sento bene anche per continuare l'impresa e graduale è meglio. La soglia più difficile sarà la sigaretta dei dopo pasti ma quando sarò stabile su 3 sigarette allora affronterò.

    RispondiElimina