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venerdì 27 dicembre 2013

Errore firmware i9195xxubml1 per galaxy S4 mini gt-I9195

Ieri tramite il kies samsung ho aggiornato l' S4 mini e guardate cosa c'ho trovato pure nell'aggiornamento, una barra di coordinate e dove punto il dito si creano una sorta di assi cartesiani. A quanto pare si deve disattivare una funzione dallo schermo e tutto ritorna a posto.Ma non mi spiego come mai appena acceso dopo l'aggiornamento si sia trovato in questo modo il telefono !! #mistero

domenica 22 dicembre 2013

Dieffenbachia: pianta tossica



Le Dieffenbachia (Dieffenbachia, Schott 1829) sono un genere con circa 30 specie di erbacee perenni sempreverdi, con foglie variegate molto grandi, oblunghe, macchiate o marmorizzate di bianco, avorio o verde chiaro, sul corto fusto robusto, fiori insignificanti a volte raccolti in una pannocchietta.
Originaria dei paesi tropicali dell'America centrale e dell'Asia, l'interesse come pianta ornamentale è dato dalla forma e colore del fogliame, la Dieffenbachia è anche una pianta tossica in quanto dalle ferite può fuoriuscire una linfa velenosa, con una notevole attività irritativa e caustica per contatto con la bocca e gli occhi e le mucose in genere, se vengono ingerite parti di foglia o fusti l'edema e l'infiammazione dal cavo orale si estenderà all'esofago e allo stomaco, per i bambini e i piccoli animali domestici può risultare tossica anche l'acqua dell'annaffiatura venuta a contatto con la pianta.
È così chiamata in onore di Ernst Dieffenbach (1811 - 1855), naturalista tedesco.

domenica 15 dicembre 2013

Da Santa lucia a Natale: le Calende o Calendule

Le calende (e calennule o calendule)

Fra tutti gli usi rituali e le credenze antiche conservate, il cosiddetto “presagio delle calende (i giorni dell’anno che vanno dal giorno dopo Santa Lucia al giorno di Natale)” è quello che mostra una più lunga continuità, forse perché fondato sulla credenza secondo cui il periodo solstiziale, inteso
come inizio, sarebbe il compendio per l’intero anno a venire. Infatti, le calende sono anche detti giorni indicatori o spie dell’anno.
Il termine calende deriva dal latino kalendae, legata al verbo calare, cioè fare l’appello.
Questo presagio, nel periodo bizantino era chiamato dodekaemeròn, cioè “i dodici giorni”. Esso consiste nel presagire l’andamento meteorologico nel corso dell’anno a partire dall’osservazione delle condizioni meteorologiche
dei dodici giorni compresi nel periodo solstiziale (14 dicembre - 25 dicembre). Si fanno corrispondere a questi giorni i mesi dell’anno e si procede per analogia: se la giornata sarà bella, il mese corrispondente sarà caratterizzato da tempo sereno o variabile, viceversa, logicamente in caso contrario. (es. il 14 dicembre: la giornata è brutta e piovosa? Allora il mese di gennaio sarà brutto e piovoso; il 15 dicembre: la giornata è bella ? Il mese di febbraio sarà bello; il 16 di dicembre, terzo giorno dopo Santa Lucia corrispondente a marzo, il tempo è variabile? Il corrispondente mese di marzo dell’anno successivo sarà variabile. E così fino a Natale che corrisponde al mese di dicembre) A volte invece, il presagio viene trattato in modo inverso:"calende chiare mese torbido".


Il calendario moderno deriva dall’ aggettivo calendarium (« calendario »), che indicava un registro dei conti (che si verificava il primo del mese; il calendarium era propriamente il « registro delle scadenze ») e, pertanto, il calendario era, originariamente, il registro sul quale si annotavano gli eventi legati a una data precisa del mese. La parola italiana proviene direttamente dall'aggettivo latino, con un senso più generale.
Rinviare alle calende greche (Ad kalendas graecas) significa « procrastinare indefinitamente avanti il completamento di un'azione ». In effetti, i Greci antichi non avevano mai avuto delle calende, l'espressione fa riferimento a una data sconosciuta. Le calende greche, nelle lingue romanze (Lingua italiana: alle calende greche; Lingua francese: aux calendes grecques; Lingua portoghese: às calendas gregas; Lingua romena: la Calendele Grecesti; ecc.)., evoca in maniera ironica una data che sembra fissa ma che alla fine non si verificherà mai.



sabato 7 dicembre 2013

Ricetta: Cuccia dolce




Ricetta cuccìa dolce
La cuccia dolce può essere preparata in vari modi.
In tutti i casi si comincia mettendo il grano in ammollo per 2 o 3 giorni.
Per il resto è tutta fantasia: crema di ricotta; crema di cioccolato; vin cotto; cannella; polvere di cacao; pistacchio; zuccata; etc.
Ogni famiglia se la prepara così come la gradisce.

INGREDIENTI
500 grammi di frumento tenero;
un pizzico di sale;
1,5 chili di ricotta di pecora freschissima;
450 grammi di zucchero semolato;
300 grammi di capello d’angelo;
150 grammi cioccolato fondente;
granella di pistacchio (a piacere);
cannella in polvere (a piacere);

PROCEDIMENTO COTTURA FRUMENTO
Il frumento si mette in acqua tre giorni prima della preparazione della cuccìa.
E' importante cambiare l'acqua ogni giorno.
Successivamente va scolato e messo in un tegame.
Il frumento va quindi coperto d'acqua e si aggiunge un pizzico di sale prima di iniziare la cottura, che va condotta a fiamma bassa per 6/8 ore. Poi il frumento va fatto riposare in acqua di cottura per tutta la notte.
Nota. Per accorciare i tempi di cottura vi suggeriamo di utilizzare una pentola a pressione. In questo caso l'acqua non deve superare il limite indicato dalla pentola. Ci vorranno un 50 minuti al posto di aspettare 6 o 8 ore.
PROCEDIMENTO CREMA DI RICOTTA
Riponete la ricotta e lo zucchero all'interno di una ciotola dove potrete lavorare il tutto con le fruste di uno sbattitore elettrico (possibilmente. Altrimenti a mano).
Quando zucchero e ricotta saranno ben amalgamati, fateli riposare per circa 30 minuti e poi aggiungete il capello d'angelo tagliato a piccoli cubetti e le gocce di cioccolato fondente.
PROCEDIMENTO FINALE
Scolate bene il frumento, ormai freddo, ed aggiungetelo alla crema. Amalgamate per bene e servite in ciotole, cospargendovi sopra della granella di pistacchi o della cannella in polvere.

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