SASSARI. Rossella Urru è libera. La cooperante di Samugheo, per 133 giorni nelle mani dei rapitori, è stata liberata ieri sera in Mali. L'annuncio della liberazione è stato dato dal canale televisivo arabo.
La notizia è stata confermata dall'unità di crisi della Farnesina, che sta organizzando il rientro in Italia di Rossella Urru. Margherita Boniver, inviato speciale del governo per la trattativa, che era rientrata in Italia ieri sera, ha confermato telefonicamente al deputato del Pdl Maur Pili la liberazione della giovane sarda e sta partecipando alla riunione dell'unità di crisi.
La giovane cooperante, che era stata rapita il 23 ottobre scorso nel sud dell'Algeria, e che poi sarebbe stata trasferita in una zona tra il Mali e la Mauritania, sarebbe stata già riportata in Algeria. Il suo ritorno in Italia potrebbe avvenire già questo pomeriggio.
Secondo il giornale senegalese Dakaractu, che cita fonti della sicurezza della Mauritania, Rossella Urru sarebbe stata liberata venerdì sera e portata nella capitale del Mali. E oggi dovrebbe raggiungere Roma.
L'Aqmi, l'Al Qaeda nel Maghreb islamico, braccio nordafricano della rete del terrore, aveva rivendicato il sequestro della Urru e di un poliziotto mauritano. Secondo il sito Mauritannie 24, le autorità di Nouakchott avrebbero liberato un militante dell'Aqmi, Abderrahmane Ould Amadou al-Azawadi, per ottenere il rilascio del militare e di Rossella Urru.
Alcuni familiari della cooperante di Samugheo Rossella Urru hanno confermato la notizia della liberazione della giovane. Unozio della ragazza ha riferito che i carabinieri del paese stanno cercando di raggiungere il padre di Rossella Urru, uscito questa mattina presto per andare in campagna, senza il cellulare. A Samugheo si respira un clima di grande contentezza
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