Le voci sulle dimissioni di Rosy Mauro da vicepresidente del Senato si erano rincorse per tutto il giorno. Una formalità che avrebbe dovuto trovar conferma nel corso della puntata di Porta a Porta, in onda stasera su RaiUno. Ma il colpo di scena arriva nel pomeriggio, proprio dal salotto nel quale viene registrato il talk show diretto da Bruno Vespa. «Non vedo perché dovrei dimettermi» afferma candidamente ai giornalisti la prediletta di Umberto Bossi, chiarendo che alzerà la scudo anche nelle aula di Palazzo Madama. «Non ho nulla da nascondere -prosegue la Mauro- e ho tutte le prove per rispondere alle accuse». L'esponente leghista afferma di voler spiegare quanto è accaduto in questi giorni, vuole far luce sullo scandalo che l'ha travolta insieme a tutta la Family leghista, portando alle dimissioni prima del Senatùr e poi del figlio Renzo Bossi. Su un punto Rosi Mauro vuole essere chiara fino in fondo e per questo ne parla addirittura in terza persona, quasi come se fosse davanti ad un giudice: «A Rosy Mauro la Lega non ha mai dato un euro. Ma c'è la donazione del partito al Sindacato padano. Tutto è tracciabile dai bonifici. Ci sono estratti conto del sindacato con la mia firma, e si può verificare ciò che si vuole. Io non ho mai preso un euro. Il partito era assolutamente informato delle donazioni al sindacato».
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