Il Comune diventa il simbolo della protesta sarda. Il Movimento dei Forconi in Sardegna sta bloccando l’intera Isola, e mentre nel resto dello Stivale l’eco forconiano si va sempre più affievolendo e la stampa sembra rilegare la notizia in secondo piano, in Sardegna il Movimento stà imperversando. Dopo l’attacco dell’operaio sardo all’onorevole Roberto Castelli durante la puntata di“Servizio Pubblico”, tutta l’Italia si è accorta di che pasta sono fatti i sardi.
La protesta, oltre al presidio delle maggiori arterie stradali e autostradali dell’Isola si è spostata presso i municipi delle città. Ad oggi, fanno sapere i Forconi sardi dalla loro pagina Facebook, i Comuni occupati sono: Carbonia, Domusnovas, Teulada, Siliqua, Villacidro, Oliena, Orgosolo, Ollolai, Nulvi, Ittiri, Nule, Tertenia, Bono, Carbonia, Domusnovas, Dorgali, Galtelli, Ittiri, Nule, Nulvi, Oliena, Ollolai, Orgosolo, Orosei, Orune, Silanus, Siliqua, Sindia, Tempio,Teulada, Villacidro, Villasor.
Ma la vera novità sta nel fatto che come fa sapere il leader dei Forconi sardi Andrea Impera ad oggi sono 23 i sindaci che hanno deposto la loro fascia tricolore, in segno di solidarietà verso i manifestanti.
L’invito ad occupare i Comuni è rivolto anche alla Sicilia, la regione da cui la protesta ha avuto inizio.
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