Google+

social net

Follow Me on Pinterest
Share on Tumblr

sabato 14 gennaio 2012

07/01/12 Fine delle feste

Le feste sono finite , adesso passando questo weekend , si ritornerà alla normalità , i ragazzi torneranno a  scuola , chi lavora tornerà a lavorare , chi aspetta ed è in cassa integrazione , aspetterà come me di tornare a lavorare e nel frattempo si passerà il tempo a scrivere questo blog e narrare su come si sta cercando di togliere lo sporco e puzzolente vizio di fumare.
Adesso non c’è più di bisogno di togliersi i vestiti la sera prima di andare a letto e metterli nel cesto per lavarli.
Adesso mi tolgo i vestiti e annusandoli non sento più come prima quell’ odore nauseante di fumo , no adesso possono convivere tranquillamente nella stessa  stanza quando dormo.
Sì , ora sì . Prima se capitava che li lasciavo nella stessa stanza , capitava che magari quando mi svegliavo la mattina o durante la notte , sentivo quell’odore di bruciato che ricorda di più una puzza più che altro nauseabonda , già perché la mattina uno che è appena sveglio e sente quell’odore , è alla stessa maniera che sente odore di frittura .
Certo questo traguardo lo si ha anche perché qualche anno fa , circa nel 2005  c’è stata l’approvazione della legge che dice che nei locali pubblici e nelle attività commerciali non è più consentito fumare.
Adesso infatti solo se sei in macchina con gli amici puoi essere impuzzato di fumo , oppure se giochi a carte con gli amici o si è in casa con qualcuno che fuma , perchè anche se a malincuore , rispettano tutti il divieto di fumare , solo i primi tempi veniva forte ad andare fuori , specialmente poi se pioveva o c’era freddo, l’inverno specialmente era il momento più brutto per un fumatore che va nei locali .
L’anno appresso che hanno messo il divieto di fumo ne i locali pubblici , sono andato in Spagna un weekend , a Barcellona , li ancora la legge non era ancora stata fatta , sembrava di essere tornato ai bei tempi, mi prendevo un caffè al bar e poi potevo accendere la sigaretta tranquillamente , mangiando nei ristoranti, non c’era bisogno di alzarsi per andare fuori a fumare , tra una portata e l’altra potevo tranquillamente accendere la sigaretta senza che nessuno ti “rompesse le scatole” e specialmente senza fare magre figure di gente che ti rimprovera, si in quel momento che ero un fumatore , mica pensavo a chi dava fastidio il fumo , ero convinto che anche loro dovevano mettersi nei panni di chi fumava e tollerare il comportamento , non capendo la puzza di bruciato che sentivano chi non fuma.
Altra cosa che mi ha lasciato colpito della differenza della Spagna è il fatto che nelle stazioni metropolitane dove c’erano i bar, pur essendo sotto terrra , era possibile fumare, a differenza delle metro italiane che anche se non vi era la legge del divieto di fumo , non è mai stato possibile accendere le sigarette.
Quindi se uno scendeva in metrò e vedeva partirte il treno che doveva prendere , se voleva , si recava nel bar della metro li vicino, si prendeva il caffè e per l’attesa si fumava la sigaretta, visto che poi sul treno era impossibile.
Già perché  un fumatore non può stare troppo senza fumare, a meno che non stia lavorando o sta facendo qualcosa da tenere la mente ben impegnata e con cose più importanti da fare  rispetto al fumare. Già perché il fattore è tutto psicologico, se uno riesce a resistere bene , altrimenti non ce la fà a smettere .
Un’altra differenza che avevo notato in Spagna è stata quella dal punto di vista economico , perché mi ricordo che la differenza per ogni pacchetto era di circa 50 centesimi a pachetto, e se ne prendevi una stecca intera, i tabaccai ti regalavano un accendino e ti facevano un ulteriore sconto.


Nessun commento:

Posta un commento