Dopo settimane in giro per la Sicilia con tappe presso tutte le maggiori città dell’Isola i Forconi tornano a far sentire la loro voce ma questa volta alzano il tiro e annunciano un presidio per il momento di 5 giorni a Villa San Giovanni in Calabria a partire da oggi. L’8 luglio, infatti era stato annunciato già da tempo, dopo il posticipo arrivato a causa dell’emergenza terremoto in Emilia Romagna.
L’obiettivo è unico: “Taglio netto con il governo nazionale e regionale. La casta – dichiara a BlogSicilia Mariano Ferro, leader del movimento – si arricchisce sulle nostre spalle. E’ ora di porre fine a tutto questo. Oggi cominciamo il presidio a Villa San Giovanni, punto di snodo del traffico economico e commerciale dell’Italia. Ma cominciamo da un luogo che è simbolo della separazione sia geografica che governativa della penisola rispetto alla Sicilia, ovvero dal cartello che campeggia appena sbarcati a Villa San Giovanni “Benvenuti in Italia”. Una beffa che slega completamente la nostra isola dal resto del territorio italiano.
Nonostante il governo nazionale ci costringa a pagare continuamente tasse come l’Imu, le pensioni a 400 euro al mese, la Serit che sta rovinando milioni di Italiani, noi diciamo basta al regime di Monti e Napolitano. Questi signori sono come dei padri di famiglia – continua Ferro – che tutti i giorni vanno a mangiare al ristorante lasciando però i figli a pane e acqua. Noi ci ribelliamo a questo regime di ladri di dignità delle famiglie”.
Il presidio che durerà 5 giorni creerà non pochi disagi a tutti coloro che dalla Sicilia dovranno spostarsi verso il continente e viceversa. E’ previsto, infatti, il blocco del transito dei traghetti e degli automobilisti: “L’efficacia della protesta dipenderà dal numero di persone che parteciperanno. Che siano cinquecento o mille non importa i Forconi dichiarano guerra allo Stato che vuole colpire con il debito pubblico i più deboli e rendere intoccabili i più ricchi e i potenti. L’Europa ha fallito così come lo Stato italiano”.
A sostenere i Forconi siciliani ci saranno anche altri movimenti di cui però non si conosce ancora l’identità: “Non importa in quanti saremo, anche perché quando siamo partiti con i blocchi in Sicilia non eravamo tantissimi ma nel corso dei giorni il numero delle persone che sono scese in piazza si è centuplicato. La gente ha biogno che qualcuno metta in moto questa macchina. Poi il numero crescerà”.
Per quanto riguarda la Sicilia Ferro non anticipa nessun blocco ma “è chiaro – continua – che se la gente vuole sostenerci con presidi anche sull’Isola lo può fare. Con il governo regionale abbiamo chiuso. Non li abbiamo ne sentiti ne vogliamo sentirli. Vogliamo solo dire al ministro Cancellieri che se vuole aiutarci a mettere in moto la rivoluzione lo faccia, noi siamo pronti. L’Italia è in bancarotta, è ora di agire. La nostra è una dichiarazione di guerra”. Per quanto riguarda la sua possibile candidatura al soglio regionale Ferro non smentisce ma ci tiene a precisare a quanti lo hanno criticato a causa della sua possbile candidatura “che comunque se si vuole cambiare qualcosa in questa nostra terrà lo si deve fare soprattutto all’interno del “Palazzo”. Se il consenso dei siciliani deve essere incanalato è necessario inserirsi all’interno del sistema di governo. L’esigenza non nasce per fare un partito e voltare le spelle ai siciliani ma per dar voce al popolo siciliano. Come possiamo fare, dunque a non votare sempre le stesse facce?”. Oggi, dunque appuntamento alle 10,30 al piazzale della stazione di Messina, poi nel primo pomeriggio i Forconi si imbarcheranno con destinazione Villa San Giovanni.
fonte blogsicilia
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