Google+

social net

Follow Me on Pinterest
Share on Tumblr

domenica 26 agosto 2012

L'arrivo di Beatrice





Io vidi già nel cominciar del giorno 
la parte oriental tutta rosata, 
e l'altro ciel di bel sereno addorno; 
e la faccia del sol nascere ombrata, 
sì che per temperanza di vapori 
l'occhio la sostenea lunga fiata: 
così dentro una nuvola di fiori 
che da le mani angeliche saliva 
e ricadeva in giù dentro e di fori, 
sovra candido vel cinta d'uliva 
donna m'apparve, sotto verde manto 
vestita di color di fiamma viva. 
E lo spirito mio, che già cotanto 
tempo era stato ch'a la sua presenza 
non era di stupor, tremando, affranto, 
sanza de li occhi aver più conoscenza, 
per occulta virtù che da lei mosse, 
d'antico amor sentì la gran potenza. 
Tosto che ne la vista mi percosse 
l'alta virtù che già m'avea trafitto 
prima ch'io fuor di puerizia fosse, 
volsimi a la sinistra col respitto 
col quale il fantolin corre a la mamma 
quando ha paura o quando elli è afflitto, 
per dicere a Virgilio: 'Men che dramma 
di sangue m'è rimaso che non tremi: 
conosco i segni de l'antica fiamma'. 
Ma Virgilio n'avea lasciati scemi 
di sé, Virgilio dolcissimo patre, 
Virgilio a cui per mia salute die'mi; 
né quantunque perdeo l'antica matre, 
valse a le guance nette di rugiada, 
che, lagrimando, non tornasser atre.

Intanto fa sempre caldo e di beatrice e della pioggia nemmeno l'ombra !! Quello che avete appena letto è il XXX canto del Purgatorio , dove Dante incontra Beatrice.

Nessun commento:

Posta un commento